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Lezioni di Geologia -> Ghiacciai
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I ghiacciai
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Un ghiacciaio è costituito da una massa di ghiaccio derivata dalla trasformazione per compattazione delle nevi in firn (neve compatta) e quindi in ghiaccio. Per compattazione si intende il seppellimento e la cementazione delle acque di fusione.
Durante la fase di compattazione i cristalli di neve, che hanno un contenuto in aria superiore al 90%, si ricristallizzano in cristalli di ghiaccio il cui contenuto in aria, sotto forma di bolle, è inferiore al 20%.
La formazione di un ghiacciaio è possibile ad altitudini o latitudini elevate e su versanti esposti a venti umidi.
La formazione di un ghiacciaio si completa quando la massa di ghiaccio, sotto la pressione del suo peso, inizia a spostarsi verso quote più basse e dalla zona di alimentazione scende o in una sola direzione come LINGUA GLACIALE, incanalata in una valle, o in tutte le direzioni come CALOTTA GLACIALE.
La massa del ghiaccio non si muove nel suo insieme, sono le varie parti che per deformazioni interne scorrono e slittano con velocità diversa. Lo spostamento è tanto più veloce quanto è maggiore lo spessore e quanto più è inclinato il pendio su cui scorre.
Il movimento può essere causato anche dalla presenza di acqua sul fondo punto in cui la temperatura è prossima a quella di fusione. Tale presenza si verifica nei ghiacciai temperati. In quelli polari, al contrario, le acque di fusione sono quasi completamente assenti per cui il movimento della massa di ghiaccio è dovuto essenzialmente alle deformazioni che si verficano al suo interno.
Durante lo spostamento, una parte di ghiacccio si perde per ablazione (fusione nei climi temperati, sublimazione nei climi polari). Le successive precipitazioni nevose rendono possibili nuovi accumuli. Se la differenza tra l'ablazione e l'accumulo è uguale a zero, il ghiacciaio è in equilibrio. Se l'accumulo prevale sull'ablazione, il ghiacciaio si espande. Se l'ablazione prevale sull'accumulo, il ghiacciao di ritira.
Ablazione e accumulo dipendono dalla temperatura, dall'umidità dell'aria, dai venti e dall'inclinazione dei raggi solari.
I ghiacciai sono di due tipi per forme e dimensioni:
- ghiacciai di montagna (alpino-vallivi)
- ghiacciai continentali o inlandsis
I ghiacciai di montagna
Si formano ad alte quote per l'accumulo di neve nei circhi, depressioni a forma di anfiteatro. Il progressivo accumulo ed ispessimento può portare alla fuoriuscita del ghiaccio dal circo e la sua discesa a valle in una sola lingua glaciale. Altre lingue secondarie, provenienti da valli tributarie, possono affiancarsi alla principale.
Dal fronte del ghiacciaio partono torrenti formati dalle acque di fusione, provenienti sia dalla superficie che dal fondo del ghiacciaio.
I ghiacciai continentali
Sono le calotte che costituiscono circa l'80% della Groenlandia e il 90% dell'Antartide. Scendono verso il mare con ramificazioni terminali in tutte le direzioni.
Vista in sezione, la calotta di un ghiacciaio continentale ha forma convessa sia verso l'alto che al contatto con il fondo. Nella parte centrale, che corrisponde alla zona di accumulo, il ghiacciaio continentale raggiunge il suo massimo spessore che può essere superiore ai 3000 metri.
I ghiacciai e l'erosione
I ghiacciai operano una notevole erosione sulle rocce su cui si muovono ricavando grandi quantità di materiale di diversa granulometria (dall'argilla ai grandi massi). Questi materiali, trasportati verso valle sul fondo o in superficie lungo le pareti della valle (morene trasportate), si ridepositano quando i ghiacciai inziano a sciogliersi (morene deposte).
(vedi pagina dedicata alle morene)
I tipi di erosione provocata da un ghicciaio sono 3:
- escavazione glaciale o quarring: il ghiacciaio letteralmente strappa blocchi e frammenti dalle pareti e dal fondo
- rimozione glaciale: il ghiacciaio ingloba rocce già frammentate
- esarazione glaciale: i detriti più duri esercitano a loro volta un'abrasione sulla roccia circostante.
Grazie alla sua enorme capacità erosiva, il ghiacciaio riesce a frantumare anche i blocchi più grossi: tutti i materiali trasportati e le rocce del fondo, vengono così ridotti ad elementi a granulometria fine (farina di roccia).
Le principali testimonianze dell'erosione glaciale sono:
- strie glaciali: sono tracce su substrato roccioso che stanno ad indicare la direzione di scorrimento dei ghiacciai del passato.
- rocce montanate: sono rocce levigate sul versante rivolto a monte e scabre sul versante opposto.
- massi erratici: blocchi di roccia caduti dalle rocce sovrastanti e trasportati lungo la superficie del ghiacciaio anche per parecchie decine di chilometri.
- circhi glaciali: si originano dall'erosione della testata dei ghiacciai. Più circhi possono ampliarsi e riunirsi a formare una cresta dentellata che, successivamente, diventa sede di spartiacque.
- valli con profilo trasversale ad U, caratterizzate da pareti ripide e fondo piatto e derivanti dall'azione erosiva delle lingue glaciali.
- fiordi originatisi in seguito all'avanzare del mare dentro a valli scavate dai ghiacciai.
Calotta glaciale - Versante nord del Bernina - Svizzera
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