Il Parco Nazionale della Majella, istituito per legge nel dicembre del 1991, si estende per 74.095 ettari nel cuore dell'Abruzzo, tra le Province di L'Aquila, Pescara e Chieti.
E' caratterizzato da rilievi carbonatici che sfiorano e, in alcuni casi superano, i 2000 metri, separati da valli e pianori carsici. Proprio a causa del fenomeno carsico, il territorio montano del Parco si presenta arido in alta quota ma è ricco di acque sotterranee che sgorgano nelle varie sorgenti di valle e di grotte. Tra le altre segnaliamo la "Grotta del Cavallone", nel Vallone di Taranta, un complesso carsico lungo 1,3 Km e attrezzato per le visite; la "Grotta Nera", con la caratteristica concrezione morbida al tatto generata da batteri e chiamata "latte di Monte" e la "Grotta Scura".
Tra le vette principali segnaliamo la Majella, il Monte Morrone, il Porrara, il Pizzalto e il Rotella.
Nel Parco vivono il lupo appenninico, l'orso bruno marsicano, il cervo e il camoscio d'Abruzzo.
Circa il 39% dell'intera superficie è ricoperta da boschi con prevalenza della foresta temperata di caducifoglie: roverella e carpino nero o cerro nelle quote più basse (sino ai 1000 metri) e faggi nella fascia montana compresa tra gli 800-900 metri e i 1800 metri.
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